A EST DEL BLU

AUTORI: Angelo Longoni, Bruno Casini, Christiano Cerasola,  Damiano Dario Ghiglino, Rosa Elena Colombo, Carlo Kik Ditto, Andrea Ventura, Roberto Mauri, Andrea Mauri, Sara Coccimiglio.

NUMERO PAGINE: 140

PRIMA PUBBLICAZIONE: 12 settembre 2021

EDIZIONE LETTA: Altri Orizzonti 2021

PREZZO: 8,00 €

GENERE: raccolta di racconti

"Ci guardavamo negli occhi , senza parlare, certi di pensare la stessa cosa. Desiderosi di rifletterci nel tipo di vicinanza che si può  esprimere solo con il tatto.

Il tempo ci osservava, nel suo detestabile muto fluire ci sfiorava."

TRAMA:

L'antologia è composta da 9 racconti scritti da 10 autori che si propongono di raccontare diverse sfaccettature del mondo LGBT. Ogni racconto è verosimile e si concentra su un singolo aspetto di un'emozione, che sembrano ricongiungersi alla fine della lettura in un'unica immagine.

"La verità" di Angelo Longoni:  nella vita capita di desiderare intensamente di dire un segreto che ci riguarda perché si sente il profondo desiderio del contatto intimo che ne deriverebbe con l'altro: sarebbe l'immediato abbattimento di una barriera tra due persone, ma sul più bello il timore di non essere accettati prende il sopravvento. Questa è la storia del timore di un uomo di rivelarsi e del suo pentimento, in una narrazione dolce e intensa.

"Viaggio in Medio Oriente" di Bruno Casini: in questo racconto siamo catapultati nel mondo omosessuale degli anni '70: un mondo di lotte e commistione tra eventi culturali e relazioni fugaci. Il clima che si respira è pieno di trepidazione, curiosità, desiderio di scoperta e avventura. Il protagonista decide di partire con quattro amici alla volta dell'Afghanistan, di cui lui è sicuramente il più intraprendente, raccontandoci un viaggio pieno di persone e luoghi carichi di magia e di vita. Proprio per queste caratteristiche è uno dei miei racconti preferiti.

"A est del blu" di Christiano Cerasola: punta tutto sul lato emotivo della vicenda, incentrata sulle prime esperienze del protagonista. Ciò che ho apprezzato a livello narrativo è il modo in cui l'ambiente diventi la cassa di risonanza della storia.

"Memorie imperfette da San Pedro Sula" di Dario Damiano Ghiglino: avevo già parlato di questo autore, che mi aveva già sorpresa per le sue doti di scrittore. Qui non è stato da meno, anzi il suo racconto ha una struttura narrativa che rende il lettore smanioso di arrivare alla fine in un crescendo di trama sconvolgente e amaro. Molto bello.

"Il ragazzo di Monaco" di Rosa Elena Colombo: l'ipocrisia. Questo è il grande tema ed è ciò che più mi è rimasto impresso di una storia che potrebbe essere quella di chiunque. Un'ipocrisia doppia: verso gli altri, anche le persone più vicine, ma anche verso se stessi, quando non si riesce ad accettare ciò che si è, fino a costruirsi un'altra identità. Il protagonista è un personaggio al limite del bipolarismo, un personaggio spezzato, uno di quelli che tanto mi piacciono.

"La bambola di Bangkok" di Carlo Kik Ditto e Andrea Ventura: questo racconto ha un taglio documentaristico incentrato sulla prostituzione minorile e il traffico di esseri umani. Il motivo per cui l'ho apprezzato è perché si approfondiscono in uno spazio molto breve le dinamiche sociali, politiche ed economiche che conducono all'esistenza di tali fenomeni che sembrano distanti, divenendo di fatto il rifugio perfetto per scaricare le responsabilità civili e morali da parte di Paesi tanto ben pensanti come il nostro.

"Fratellanza balcanica" di Roberto Mauri:  il testo è molto scorrevole e anche in questo caso si raccontano le prime esperienze omosessuali durante l'adolescenza del protagonista. Il contesto è quello della guerra nei Balcani, ma nonostante questo il racconto non risulta pesante, anzi è dolce e malinconico.

"Notte Alhambra" di Andrea Mauri: storia di amore e fiducia tra due giovani uomini che si trovano a trascorre una notte magica all'interno della fortezza arabeggiante dell'Alhambra. Un racconto molto suggestivo e scorrevole dal finale interessante.

"Come la notte senza stelle" di Sara Coccimiglio: terminata la lettura, mi sono chiesta per quale ragione un racconto così differente per tematiche e stile di scrittura fosse stato inserito nella raccolta e per giunta come racconto di chiusura. Pensandoci più approfonditamente la risposta che mi sono data è che si tratti di una metafora per dire come possa succedere di sentirsi diversi e ostracizzati dalla società, soprattutto in giovane età quando tutto è una scoperta e allo stesso tempo i ragazzini sono più crudeli, e per questo si abbia la sensazione di fare qualcosa di proibito e sbagliato. Tutto ciò causa dolore nella persona che andrà inesorabilmente incontro alla sofferenza, in quanto si sta limitando ad assecondare la propria natura. Ovviamente questa è solo una mia interpretazione, però mi piaceva per il senso che assumeva come capitolo conclusivo dell'antologia.

CONSIDERAZIONI:

Sicuramente alcuni racconti mi sono piaciuti più di altri, ma complessivamente il libro è gradevole e raggiunge l'obiettivo di aumentare la sensibilizzazione e la conoscenza verso il mondo LGBT. L'unica cosa è che pensavo l'antologia comprendesse anche racconti al femminile, mentre l'unico racconto che si discosta dall'omosessualità maschile è "La bambola di Bangkok", che porta in luce cosa significhi essere transessuali in certe zone del mondo.

A CHI LO CONSIGLIO:

Questo libro è una lettura che chiunque può affrontare, adatta ai momenti in cui si abbia voglia di un libro scorrevole ma con un buon contenuto. Inoltre il ricavato verrà devoluto in beneficenza, motivo in più per godersi questa lettura.

E voi siete d'accordo con quello che ho scritto? Che cosa ne pensate? Sono curiosa di conoscere il vostro pensiero amici e se vorrete lasciarmi un vostro pensiero in proposito mi farà molto piacere.

VOTO: 7,5/10

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