IO, TITUBA STREGA NERA DI SALEM
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AUTRICE: Maryse Condé
TITOLO ORIGINALE: Moi, Tituba, sorcière... Noire de Salem
NUMERO PAGINE: 222
PRIMA PUBBLICAZIONE: 1986
PUBBLICAZIONE ITALIANA: 1992
EDIZIONE LETTA: "le chiocciole" Giunti, 2019
PREZZO: 12,00 €
GENERE: romanzo storico
"Se arrivi in un paese abitato da persone senza gambe, trascinati per terra!"
(pagina 70)
TRAMA:
Se avete voglia di una storia che vi trasporti nella vita di una delle streghe più controverse, questo è il libro che stavate cercando! La sua vita è raccontata tutta in prima persona partendo dal suo concepimento, dovuto alla violenza subita dalla madre sulla nave negriera diretta alle Barbados, passando poi per il famigerato processo di Salem, fino al suo ritorno alle isole. Vivremo con lei la tragica vita di una bambina nata schiava, ma che potrà assaporare per un breve periodo la libertà, impareremo con lei gli incantesimi, i sortilegi, vedremo attraverso i suoi occhi la tragedia dell'ipocrisia e della cattiveria umana, nata dalla repressione culturale e dalla sete di potere e sopraffazione. Vediamo la fascinazione dell'educazione puritana per un mondo fatto di riti, ma contemporaneamente pronta a condannarlo, soprattutto quando cessa di essere utile ai propri fini. Tituba evoca tutta la potenza di un mondo esotico e mistico, mostrandone l'innocenza, asservita al bene altrui, in contrasto con la morale cristiana chiusa e vendicativa. Vivremo con lei gli amori e le pene nella sua esistenza costellata di dolore e di dolcezza, che renderà Tituba un personaggio folkloristico e umano allo stesso tempo.
CONSIDERAZIONI:
Essendo Tituba e i personaggi citati, fino alla fine del processo, realmente esistiti, si comprende l'indiscutibile gravità dei temi trattati: le credenze delle popolazioni schiave, la violenza e la totale indifferenza verso la vita umana. L'autrice ci permette di crescere insieme a Tituba, mostrando quanto le superstizioni fossero radicate all'interno delle persone e la loro fondamentale importanza nella quotidianità; la stessa protagonista ha tra i suoi poteri quello di evocare lo spirito delle persone care venute a mancare, ma è invitabile per il lettore chiedersi quanto sia realtà e quanto suggestione; per lei e per chi beneficia delle sue arti è tutto certamente reale. Allo stesso modo, quando le due bambine Abigail e Betsey sono prese da convulsioni, non c'è il minimo dubbio da parte della comunità puritana dell'intervento del Maligno e non prende nemmeno in considerazione la possibilità di una simulazione. Di nuovo ci si interroga: credenza, isteria o comodo? A questa domanda si può rispondere solo considerando la cattiveria e l'ipocrisia delle persone che, una volta terminato di sfruttare le competenze di una cultura differente, non esitano a voltarle le spalle, inizialmente solo per un attimo di notorietà, poi per puro tornaconto personale.
Uno dei pensieri che attanaglia Tituba è la consapevolezza di essere stata uno degli ingranaggi fondamentali per l'inizio del processo, di aver dovuto subire maltrattamenti e torture, ma, nonostante tutto, di essere destinata all'oblio a causa del suo colore e della posizione sociale, mentre le altre vittime verranno sicuramente riabilitate in quanto di pelle bianca. Il romanzo permette che queste paure non si realizzino per quanto la riguarda, ma una domanda implicita aleggia: quante vittime della storia sono state dimenticate a causa della loro invisibilità?
HELP:
Nonostante la storia complessivamente mi sia piaciuta, ho trovato due grandi criticità in questo libro:
- La protagonista viene presentata quasi come uno spirito benevolo che passa attraverso l'esistenza, di cui cerca di cogliere gli aspetti più belli e gradevoli, tra cui sesso. Benissimo a volerla presentare come una donna sessualmente libera, ma era proprio necessario dipingerla come una maniaca senza pace?
- Spoiler: la parte successiva alla fine del processo è inventata di sana pianta, anche perché di Tituba si perdono le tracce. Ora, a parte il fatto che a livello narrativo questa seconda parte è nettamente inferiore alla prima, visto che la deposizione di Tituba è la più importante tanto che sarà proprio questa a far partire il processo e le persecuzioni di Salem (e visto anche che il titolo si concentra su questo evento), non sarebbe stato meglio concentrarsi maggiormente sul suo svolgimento?
A CHI LO CONSIGLIO:
Se avete voglia di un romanzo leggero e godibile, da leggere in un momento di pausa, ma che abbia una trama originale e verosimile su un personaggio storico affascinante e ancora oggi misterioso, questo è quello che fa per voi. Tenete sempre presente che questo non è un resoconto storico, ma una parziale rielaborazione dell'autrice.
A CHI NON LO CONSIGLIO:
Se vuoi un testo preciso e circostanziato sugli avvenimenti di Salem, con processo, deposizioni e interrogatori, non è questo il libro giusto. A dispetto del titolo, uno tra gli eventi più segnanti della storia della stregoneria ha un ruolo un po' ristretto, per seguire l'arco della vita di Tituba.
VOTO: 6 (dovuto principalmente ai due problemi sopra citati che sono pesati parecchio)
E voi piacciono le storie di stregoneria? Fatemelo sapere!
A presto!